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Lavori tanto attesi e ora in corso al cimitero di Pescara del Tronto, nella zona più colpita dal terremoto del 24 agosto 2016. La frazione di Arquata del Tronto è quella che ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane (almeno sul versante marchigiano) visto che è stata rasa praticamente al suolo.

L’Ufficio speciale ricostruzione ha liquidato la cifra di 298 mila euro quale anticipo per l’esecuzione dell’intervento, che ha un importo totale di oltre 805 mila euro ed è volto a ripristinare la piena funzionalità della struttura cimiteriale attraverso la sistemazione delle parti danneggiate e la demolizione e successiva ricostruzione di altri elementi. In particolare, le scosse hanno prodotto il crollo quasi totale della cappellina cimiteriale collocata all’esterno, in adiacenza del muro perimetrale, di cui è stata disposta la completa demolizione.

"Sono tanti i cimiteri resi inagibili a causa del terremoto - ricorda il commissario Guido Castelli -. Abbiamo fatto sì che tutti avessero un finanziamento perché il dramma della perdita di vite umane, nei paesi più colpiti dalle scosse di sette anni fa, è stato acuito dall’impossibilità di onorare i nostri cari defunti". "Sono lavori importanti, - ha sottolineato il sindaco di Arquata Michele Franchi - perché il terremoto ha provocato gravi danni anche ai cimiteri e, anche se in questi anni ci siamo organizzati per offrire ai nostri cari una degna sepoltura, è importante recuperare questi luoghi"

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