Condividi:

di Pier Paolo Flammini


Idee per un nuovo lungomare che coniughi piacevolezza ambientale e sociale e sicurezza dal punto di vista idrogeologico. Cupra Marittima, come spiega il sindaco Alessio Piersimoni, "guarda al suo sviluppo e ai prossimi 15 anni" e lo ha fatto in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, la quale ha realizzato uno studio scientifico per l’avvio di azioni a tal riguardo.


Lo studio è stato illustrato nella serata di venerdì, in una Sala Consiliare molto affollata da cittadini, operatori turistici e tecnici. Presenti oltre al sindaco e altri appartenenti all’Amministrazione Comunale anche il rettore della Politecnica Gian Luca Gregori e il professor Gianluigi Mondaini, titolare della cattedra di Ingegneria Edile e Architettura.


"Cupra ha avuto un incremento di abitanti nel corso del tempo, passando dai 2 mila del 1861 agli attuali 5.400 - ha dichiarato Gregori - e oggi ha anche una incidenza della popolazione anziana minore rispetto ad altri centri. Inoltre ha una economia fortemente influenzata dal turismo, e in questo ambito è importante mantenere forte l’identità di un luogo. Per questo lo studio ha l’ambivalenza di migliorare la fruibilità degli spazi e rispondere alle emergenze idrogeologiche".


Il sindaco Piersimoni afferma che "alcuni spazi del nostro lungomare potranno aver bisogno di nuovi interventi, e mi riferisco in particolare alla zona centrale: qui pensiamo a rotonde e nuovi spazi fruibili sia dai residenti che in ottica turistica. Il tutto deve essere confacente a una rinnovata attenzione per ridurre il rischio idrogeologico, perché conosciamo tutti le situazioni che si possono originare in occasione di eventi meteorologici che un tempo si dicevano estremi ma che sono diventati la norma, come le cosiddette bombe d’acqua".


Così il professor Mondaini ha spiegato in che modo è stato condotto lo studio: "Le nostre proposte sono suggestioni di idee che avranno poi il bisogno di azioni per attuarle - ha spiegato - La sfida che abbiamo lanciato è quella di agire, attraverso le forme, ovvero l’architettura, per coniugare sia una rinnovata e piacevole fruizione degli spazi anche in ottica turistica, e quindi economica, sia una aumentata sicurezza dal punto di vista idrogeologico. Certo, queste azioni andranno accompagnate da altri interventi, si pensi alla rete di scarico che ha bisogno di essere modernizzata. Cupra soffre di questi fenomeni anche per la sua conformazione oleografica, quindi c’è bisogno di rispondere in maniera scientifica e meditata, e con questo studio della Politecnica abbiamo cercato di offrire una prima lettura di come intervenire coniugando economia e ambiente".

Tutti gli articoli