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Nel blu del Mar Rosso si muove la nave militare italiana Caio Duilio. Dietro il natante c’è una storia di orgoglio, gratitudine e sfide superate che la rendono un simbolo di sicurezza e protezione per il traffico marittimo internazionale.

Andrea Quondamatteo
, comandante del cacciatorpediniere, porta con sé un bagaglio di emozioni ed esperienze che delineano il suo cammino. Cresciuto in una famiglia di marittimi, ha ereditato non solo la passione per il mare dal padre Benedetto, sempre in viaggio sulle onde, ma anche la forza e il sostegno di una madre straordinaria, Fiorella, che ha saputo fargli da madre e da padre. Le difficoltà incontrate durante gli anni scolastici, come scrivere - ad esempio - il suo cognome, sono solo un frammento della sua storia, un testamento della sua determinazione a superare ogni ostacolo.

Oggi, Quondamatteo si trova al comando della Caio Duilio nel Mar Rosso, una delle zone più critiche e pericolose del globo, dove la minaccia degli Houthi è sempre in agguato. È stato proprio il sambenedettese a dare l’ordine di abbattere un drone nemico che si avvicinava alla nave italiana, pronto a colpire. In un’epoca in cui la sicurezza marittima è essenziale per l’economia globale, ogni azione di autodifesa è vitale per proteggere le rotte commerciali internazionali.

A SkyTg24 ha detto: "Stiamo facendo pattugliamento nell’ambito della missione nazionale di vigilanza marittima. E stiamo cercando di garantire quella cornice di sicurezza affinché il transito in queste acque pericolose avvenga in sicurezza. Ovviamente i rischi ci sono perché questa è quella che possiamo definire una ‘conflict zone’. Ci sono delle entità inviate dagli Houti che lanciano missili e utilizzano droni, pertanto sono acque pericolose. Lo avvertiamo dal tono con cui ci rispondo alle telefonate i comandanti dei mercantili che avvistiamo in mare, sono molto preoccupati. Grazie alla presenza della nostra bandiera, dell’unità militare trovano coraggio e si sentono rassicurati. Gli indirizzi di saluto che riceviamo al termine di questa attività – ha concluso - ci dimostrano pieno apprezzamento per tutti gli italiani perché sentono che c’è un’azione dello Stato con la presenza di una nave militare lontano da casa per proteggere queste linee di traffico e l’incolumità di questi equipaggi".

La missione della nave Caio Duilio non è solo difendere se stessa, ma anche garantire la sicurezza di altri mercantili nazionali che solcano le stesse acque pericolose. 

"La dinamica degli attacchi terroristici degli Houthi rappresenta una grave minaccia per la stabilità e la sicurezza del traffico marittimo". Il commento del ministro della Difesa, Crosetto, sottolinea l’importanza di contrastare queste azioni come parte di una guerra ibrida che sfrutta ogni opportunità per danneggiare alcuni Paesi e favorirne altri.

In questo contesto, la presenza della nave Caio Duilio non è solo una dimostrazione di forza, ma anche un faro di speranza per gli equipaggi che solcano le acque pericolose del Mar Rosso. Ogni saluto ricevuto al termine delle operazioni è un segno di apprezzamento per l’impegno italiano nel proteggere le linee di traffico e l’incolumità dei navigatori.

La storia di Andrea Quondamatteo e della nave Caio Duilio è un riflesso del coraggio e della determinazione di chi dedica la propria vita alla difesa della libertà e della sicurezza in mare. In un mondo sempre più interconnesso, il loro impegno rimane fondamentale per garantire un futuro di pace e prosperità per tutti.

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