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ANCONA - Arrivato il nulla osta per la restituzione della salma di Andreea Rabciuc alla famiglia. I funerali non sono stati ancora fissati da mamma Georgeta che, disperata, cerca la verità per sua figlia. Intanto la procura ha disposto nuovi accertamenti irripetibili per sbrogliare la matassa del giallo della 27enne romena i cui resti sono stati ritrovati nel casolare di via Monte Adamo 26. Il dna ha confermato l’identità della ragazza ma restano molti dubbi su come sia morta e soprattutto se il corpo si sia sempre trovato in quel luogo. Le risposte le potrebbero dare le nuove analisi che verranno svolte dal Ris di Roma il 21 febbraio su reperti già acquisiti.


Bisogna accertare se in quella stanza adibita a legnaia siano entrate altre persone oltre ad Andreea e poi c’è la scritta fatta con lettere più grandi e più piccole. Una perizia calligrafica potrebbe svelare se siano parole scritte dalla stessa giovane o se qualcuno l’abbia fatta per depistare le indagini. Tutte le piste sono aperte, dal gesto volontario all’omicidio. L’unico indagato resta l’allora fidanzato Simone Gresti. 

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