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Era originario di Montorio al Vomano, ma aveva salutato l’Abruzzo 30 anni fa per seguire il suo amore in Toscana, Luigi Coclite: 60 anni, la prima vittima accertata del crollo nel supermercato in costruzione a Firenze.
Lascia due figli, di 18 e 22 anni, e la moglie livornese che aveva conosciuto durante una gita nella costa toscana e si erano sposati nel 1999. Poi lui aveva trovato lavoro come autotrasportatore, prima e come muratore poi.
Si era trasferito a Collesalvetti, ma aveva mantenuto i legami col paese dove vivono la madre Italia e i fratelli, e dove tornava spesso. Era emigrato per amore, ma anche per lavoro: quel lavoro che l’ha ucciso, assieme ad altri tre colleghi, tutti romeni. Stamattina all’alba è stato recuperato il corpo della quarta vittima tra le macerie del cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga nell’area dell’ex Panificio militare. Resta un disperso, tre i feriti, due gravi, ma non in pericolo di vita.
“Siamo profondamente addolorati per questa terribile tragedia, che ha colpito l’Italia e la nostra piccola comunità” – ha scritto su facebook il sindaco di Montorio al Vomano Fabio Altitonante. Il primo cittadino del borgo teramano si dice "scosso", "è una famiglia che conoscevo sin da bambino. Siamo una piccola comunità, e la vicenda ci colpisce e vogliamo stare vicini alla mamma Italia e ai fratelli Marco e Simone. Un abbraccio va anche ai figli di Luigi, Alessio e Lucrezia. È una famiglia di lavoratori, spesso colpita dalle difficoltà della vita come tutti. Io conoscevo meno bene Luigi proprio perché anni fa aveva scelto la strada della Toscana per lavorare". - conclude Altitonante, che proclamerà lutto cittadino nel giorno del funerale.