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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Un albero di Natale acceso e corone di fiori bianchi e rosa per l'ultimo saluto a Stefania Camela, la 47enne morta a Milano dopo essersi sottoposta ad un intervento chirurgico al naso. Tantissime persone nella cattedrale della Madonna della Marina, a partire dal sindaco Antonio Spazzafumo, presente tra gli altri anche il vicesindaco Tonino Capriotti, l’assessore Andrea Sanguigni e numerosi dipendenti del comune di San Benedetto, oltre ad amici e comuni cittadini. Un dolore immenso per il quale non ci sono parole adatte, don Patrizio rivolgendosi proprio a Stefania le ha chiesto di intercedere per sostenere i suoi cari in questo momento buio: “Niente e nessuno potrà separarti dall’amore di chi ti ha conosciuto”. Visibilmente commosso il sindaco Spazzafumo ha ripercorso gli ultimi tempi vissuti con Stefania ricordando il primo colloquio: “Era contentissima. Si sentiva molto realizzata. Ha lavorato con me tre settimane, ha portato allegria e professionalità. Quando è dovuta partire per Milano - ricorda il primo cittadino - mi confidò il tipo di intervento che doveva fare ci scambiammo delle opinioni, la rassicurai. E poi quel maledetto giorno quando al telefono appresi la notizia, non potevo crederci. Una cosa bella che mi lascia e che mi rende sereno è aver lasciato a Stefania gli ultimi momenti di grandissima gioia e serenità” A ricordarla anche le sue colleghe di lavoro e infine il compagno Michele Sobillo che l'ha descritta come una ragazza di grandissimi valori: "Chi doveva garantire un suo diritto probabilmente non ha usato coscienza. Ringrazio tutti, cercheremo di ottenere per Stefania la giustizia che merita"

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