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"Un detenuto, italiano di circa 23 anni, ristretto per reati contro il patrimonio, è stato trovato morto per impiccagione nel bagno della sua cella nell’isolamento a Montacuto. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari intervenuti".

A dare la notizia è la Uilpa, sindacato della polizia penitenziaria, spiegando che il detenuto che si è tolto la vita in precedenza era stato protagonista di una violenta aggressione nei confronti di un poliziotto penitenziario.

Un’altra tragedia che arriva da case circondariali e racconta di tragedie nelle tragedia

"Se il 2023 si è chiuso con 68 suicidi fra i detenuti e uno fra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria e ben tre omicidi nelle carceri (19 giugno, Velletri; 13 settembre, Genova Marassi; 19 dicembre, Viterbo), l’anno 2024 si apre nel peggiore dei modi con sommosse, suicidi e morti quantomeno dubbie" commenta il segretario generale Gennarino De Fazio, riferendosi al decesso di ieri di un detenuto nel carcere napoletano di Poggioreale, per il quale non si esclude l’ipotesi dell’omicidio. Per la Uilpa "la situazione penitenziaria attuale è paragonabile a teatri di guerra". Nel solo 2023 i poliziotti penitenziari "hanno subito oltre 1.700 aggressioni, computando solo quelle più gravi". Il sindacato torna a chiedere "un decreto carceri che affronti l’emergenza deflazionando la densità detentiva e rimpinguando con procedure accelerate gli organici, mancanti di oltre 18mila unità, e un progetto di riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, con anche la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria".

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