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I carabinieri di Fermo hanno fermato un tunisino di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di precedenti penali, per fatti avvenuti di Lido Tre Arci e della zona di Porto Sant’Elpidio chiamata “Ferro di Cavallo”. L’uomo conosciuto per un lungo elenco di reati, tra cui furti, spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rissa, violenza privata, violazione dell’obbligo di lasciare il territorio nazionale, invasione di terreni ed edifici, con l’lultima denuncia, per violenza privata, che risale al 29 gennaio scorso. Il pluripregiudicato è stato intercettato durante un controllo di routine nel centro di Porto Sant’Elpidio dove il 27enne avrebbe fatto resistenza, sferrando calci e pugni verso gli agenti i quali sono riusciti fermarlo all’interno del veicolo di servizio. Nonostante i numerosi arresti degli anni passati, l’uomo risultava ancora in libertà, sprovvisto di documenti di identificazione e i irregolare sul territorio nazionale. Alla vista dei carabinieri l’uomo avrebbe lanciato il un sacchetto di cellophane contenente 16 involucri contenenti cocaina già suddivisa e pronta per la vendita, oltre a diverse banconote di piccolo taglio per un totale di 280 euro. La droga ed il denaro sono stati posti sotto sequestro e il tunisino, dopo essere stato nuovamente foto segnalato, è stato deferito per tutti i reati commessi all’autorità giudiziaria. Poi nei giorni successivi l’ufficio immigrazione e la squadra Mobile della questura lo hanno fermato di nuovo. Al termine degli accertamenti è stato disposto il suo trasferimento nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari, in attesa delle procedure per l’espulsione, dove era già stato ristretto amministrativamente per 6 mesi, fino al mese di dicembre dello scorso anno, non venendo poi riconosciuto dall’Algeria.