Condividi:
Faceva parte di un gruppo di 20 persone del Cai di Città di Castello lo speleologo morto all’interno di una delle grotte dei Cinque laghi sul Monte Nerone.
La vittima è Luca Marinelli, toscano di Pieve Santo Stefano 47 anni ancora da compiere e padre di tre figli. La sua uscita in provincia di Pesaro-Urbino nella giornata di sabato è finita nel peggiore dei modi: sarebbe stato stroncato da un infarto. Dalle testimonianze dei sui compagni avrebbe accusato infatti un forte dolore al petto prima di accasciarsi a terra.
Un medico che era con loro ha provato a rianimarlo, ma utilizzare il defibrillatore fatto arrivare all’interno della grotta dai soccorritori del 118 non è stato possibile per la presenza di acqua.
La salma era a 15 minuti dall’ingresso del tunnel. All’interno sono entrati sette tecnici speleologi del soccorso alpino delle Marche con loro la dottoressa Cristiana Pavan membro dell’equipe dell’elisoccorso che ha purtroppo constatato il decesso. Una volta ricevuta l’autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria, la salma è stata trasportata all’esterno della grotta.
A supporto delle operazioni i militari dei Carabinieri, personale sanitario del 118 e gli uomini dei Vigili del Fuoco che hanno allargato con mezzi meccanici l’uscita della grotta per il passaggio della barella speleo. Sconvolti gli istruttori e i suoi amici, testimoni del malore fatale costato la vita a Luca Marinelli, allievo un corso introduttivo alla speleologia, una delle sue grandi passioni.
Tag: