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ANCONA - Manca il programma per la giustizia riparativa a cui ha chiesto di accedere la difesa di Davide Sebastianelli, che deve rispondere del tentato omicidio della moglie. L’udienza del processo con rito abbreviato slitta quindi al 1° di settembre. Il 56enne, rappresentato dagli avvocati Marina Quadrini e Paolo Ludovico, aggredì la moglie Patrizia Ceccolini, 51 anni, sotto casa, il 6 maggio del 2024, prendendola a coltellate.
Il giorno dell’aggressione, avvenuta perché la coppia si stava separando e al coniuge era arrivata la lettera dell’avvocato, la donna, nata a Roma, era stata raggiunta da due coltellate. Al terzo fendente la lama si era rotta. La vittima fu ricoverata in gravissime condizioni, in rianimazione, poi fu dichiarata fuori pericolo, dopo quasi un mese di degenza.
Sebastianelli è accusato di tentato omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e porto abusivo di armi atte ad offendere. Ha una accusa anche nei confronti del vicino di casa della moglie che intervenne per aiutare la donna. Sebastianelli è accusato, nello stesso procedimento, anche di minacce aggravate. Quella mattina disse al vicino di casa: "Se non te ne vai ce n’è anche per te". La moglie e il vicino di casa si sono costituiti parte civile con gli avvocati Enrico Carmenati e Barbara Antonini e chiedono un risarcimento danni di un milione di euro (lei) e 20mila euro (lui).