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Aveva prestato assistenza a una giovane paziente giunta al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo con sintomi di febbre e un malessere generale. Dopo le visite di rito e gli accertamenti clinici, la ragazza era stata dimessa. Tuttavia, il medico che l’aveva visitata, Francesco Bernetti Evangelista, continuava ad avere dei dubbi sulla diagnosi.
Preoccupato per le condizioni della giovane, la mattina seguente decise di recarsi personalmente a casa sua, temendo potesse trattarsi di un’infiammazione del midollo spinale. Convinse così la ragazza a tornare subito in ospedale, dove il ricovero tempestivo si rivelò provvidenziale per salvarle la vita.
A quasi un anno da quell’episodio, il dottor Bernetti è stato insignito della medaglia d’oro al merito della sanità pubblica, un riconoscimento consegnatogli direttamente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante una cerimonia ufficiale al Quirinale.
Bernetti, oggi in pensione dopo una lunga carriera nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Murri, lavorava all’epoca per una cooperativa che supportava il pronto soccorso. Alla cerimonia erano presenti anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano.
Nella motivazione del riconoscimento si legge:
"Medico chirurgo in pensione, collaboratore di una cooperativa operante nel pronto soccorso dell’ospedale di Fermo, che, sospettando una possibile infiammazione midollare in una minorenne dimessa poche ore prima, decide a fine turno di raggiungerla a casa, salvandole la vita con il ricovero immediato."
Un esempio di dedizione, umanità e professionalità che ha fatto la differenza.