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ANCONA - "Nessuno stabilimento Beko sarà chiuso, neanche nelle Marche, e non ci saranno licenziamenti collettivi”.
E’ quanto afferma il presidente Acquaroli sulla vertenza Beko che lunedì prossimo potrebbe arrivare alla firma dell’accordo con il ministro Urso.
“La vertenza Beko – prosegue il governatore - è stata certamente una trattativa difficile in uno scenario internazionale complesso, che ha visto le istituzioni a tutti i livelli e parti sociali fare fronte comune per salvaguardare un comparto strategico per l’Italia e per le Marche come quello degli elettrodomestici.
L’esito dell’intesa raggiunta la scorsa notte, grazie anche al ricorso lungimirante alla Golden Power da parte del Governo, è un risultato che non si è visto nel resto d’Europa ed è stato il migliore risultato ad oggi possibile. Relativamente alle Marche, si era partiti infatti dall’ipotesi della chiusura dello stabilimento di Comunanza e da un taglio occupazionale superiore al 50%.
Oggi, nell’intesa tra le parti sul testo preliminare dell’accordo quadro - raggiunta nella notte al Mimit, dopo oltre dodici ore di trattativa tra azienda, sindacati e ministeri – vengono annunciati oltre 80 milioni di investimenti da parte dell’azienda negli stabilimenti marchigiani, oltre alla piena salvaguardia dello stabilimento di Comunanza che vedrà un investimento dedicato di 15 milioni e l’avvio di una nuova linea di prodotti.
Confermato, inoltre, il mantenimento del centro di ricerca sull’elettronica a Fabriano. Gli esuberi inizialmente previsti sono stati più che dimezzati e verranno gestiti attraverso uscite volontarie e incentivate, con l’attivazione di ammortizzatori sociali in deroga, senza il ricorso a licenziamenti collettivi.
Su alcuni aspetti soprattutto relativi alla sede impiegatizia di Fabriano avremmo auspicato un esito più favorevole, ma purtroppo non è stato possibile per scongiurare il rischio concreto del fallimento delle trattative. Relativamente agli impiegati si è comunque mantenuta una parte della Ricerca e Sviluppo, quella collegata all’elettronica, ritenuta una delle figure chiavi per supportare la sostenibilità del sito nel medio lungo periodo.
Ringrazio il Governo Meloni, in particolare il ministro Urso e il sottosegretario Bergamotto i sindacati e tutte le istituzioni coinvolte - a partire dalla Regione anche con l’assessore Aguzzi - per aver tenuto fermo il punto sulla salvaguardia del comparto.
Il mio pensiero – conclude Acquaroli - va particolarmente ai lavoratori, che non hanno mai mollato in questa difficile partita e soprattutto a coloro che sono coinvolti nelle decisioni di esubero."

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