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Francesco De Palo, ex comandante della caserma dei carabinieri di Monsampolo, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per concussione. Secondo l’accusa, avrebbe più volte richiesto denaro e regalie a commercianti locali in cambio di una certa "tolleranza" nei controlli amministrativi. Il tribunale lo ha invece assolto per altri reati, come falso ideologico, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio, per i quali è stata dichiarata la prescrizione. La stessa prescrizione è stata applicata anche a due cittadini cinesi, difesi dall’avvocato Alessandro Angelozzi, coinvolti in reati legati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un altro imputato, un giovane di Castel di Lama, aveva già patteggiato in fase preliminare. Nell’ambito della stessa inchiesta era rimasto coinvolto anche Antonio Cianfrone, ex vice comandante della stazione di Monsampolo, ucciso nel 2020 mentre faceva jogging da Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli, entrambi poi deceduti. Per Cianfrone, in seguito al decesso, il collegio giudicante aveva già disposto una sentenza di non doversi procedere. De Palo, difeso dall’avvocata Anna Indiveri, è stato riconosciuto colpevole in relazione a tre episodi di concussione e dovrà attendere 90 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza emessa dal collegio composto da Alessandra Panichi, Angela Miccoli e Domizia Proietti.