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PESARO. Hanno lavorato per oltre 20 ore i vigili del fuoco per domare l’incendio all’azienda di imballaggi Sigilla, nella zona industriale della vecchia Pica, a Pesaro. Ora si indaga sulle cause del rogo. Non si esclude nessuna ipotesi. L’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito, o da un evento accidentale. Ma vigili del fuoco e carabinieri stanno seguendo anche un’altra pista, quella dell’origine dolosa. Nel momento in cui è scattato l’allarme per il propagarsi delle fiamme, venerdì sera intorno alle 21,30, la fabbrica era chiusa. E all’interno non c’era nessuno al lavoro. Gli inquirenti hanno acquisito, e lo faranno anche nelle prossime ore, le immagini delle telecamere di sorveglianza delle aziende limitrofe alla Sigilla.
Arrivati tempestivamente nella zona industriale venerdì sera, i vigili del fuoco hanno lasciato l’area dell’incendio soltanto sabato pomeriggio, dopo oltre 20 ore di lavoro. Fino all’alba hanno operato per domare le fiamme, evitando che si propagassero alle aziende vicine. Poi nelle ore successive sono proseguite le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza dell’impresa. In campo 30 vigili del fuoco, arrivati da Pesaro, Fano, Cattolica e Ancona. La Sigilla ha subito danni importanti, ma il capannone ha retto all’urto. E l’attività non si fermerà. I titolari si sono subito messi al lavoro. Il primo obiettivo è quello di recuperare i macchinari salvati dalle fiamme, far ripartire la produzione, attraverso l’agibilità, dopo una serie di verifiche sulle strutture. E far rispettare gli ordini in partenza per la prossima settimana.