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MONDOLFO – Per la sepoltura di Papa Francesco, così come avvenne per Papa Benedetto XVI, è stata scelta una mitra di Filippo Sorcinelli, titolare di un atelier di vesti sacre a Mondolfo, realizzata per le passate celebrazioni liturgiche del pontefice. In lamina di seta bianca, è bordata con una passamaneria tradizionale oro, in osservanza delle regole liturgiche per le sepolture dei papi.

Filippo Sorcinelli da più di 20 anni collabora in stretta sinergia con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ed ha lavorato per Papa Francesco fin dai primi giorni del suo pontificato, creando le vesti sacre per la Messa di Inizio Ministero trasmessa in mondovisione.
Successivamente Filippo Sorcinelli ed il suo team hanno progettato numerose altre vesti per Francesco per varie celebrazioni nella Basilica di San Pietro e per alcuni viaggi Apostolici, tra cui da ultimo quello in Indonesia.



Questo il pensiero di Filippo Sorcinelli su Papa Francesco:

“Papa Francesco è stato un uomo sorprendente e coerente per la scelta - non rivoluzionaria - di una sobrietà di linguaggio e di presenza. Ha applicato in maniera personale quello che già il Concilio Vaticano II aveva delineato: l’idea di “nobile semplicità”.
Nel mio intervento stilistico per Papa Francesco, ho tenuto conto della sua provenienza geografica lontana dalle liturgie europee fortemente radicate sul solco della tradizione, e ho avuto l’intuizione che il periodo storico di riferimento per ispirarsi alle sue vesti sacre potesse essere quello medievale e in particolare degli affreschi di Giotto.
Era la strada più giusta da percorrere, e credo che il pontefice abbia apprezzato. Non a caso questo stile è diventato di ispirazione e imitazione per tanti altri miei colleghi che producono paramenti sacri.
Con Papa Francesco ricordo una Chiesa in cammino forzato, talvolta provocatorio, nuovo e con una prospettiva ancora sconosciuta. Sicuramente la sua morte non lascerà un’impronta, ma una grande cicatrice dove all’interno ci sono tanti valori e tante necessità su cui lavorare e discutere. Sono felice di aver potuto contribuire a questo, ma al tempo stesso la mia vita è messa in discussione.
Credo sia arrivato anche per me un momento di profondo cambiamento. È bello lasciare un messaggio e guardare oltre quando la festa è ancora in corso”.

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