Atletico Ascoli, il ds Marzetti: “Io e Seccardini restiamo qui”
Foto Atletico Ascoli
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ASCOLI PICENO – Il direttore sportivo Mario Marzetti ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale dell’Atletico Ascoli. La riportiamo integralmente qui di seguito.

Un campionato lungo e complesso, un obiettivo centrato con anticipo e lo sguardo già rivolto al futuro: il nostro direttore fa il punto sulla stagione dell’Atletico Ascoli, tra bilanci, ambizioni e progettualità.

Si è chiuso il secondo campionato di Serie D per l’Atletico. Qual è il tuo bilancio finale?

Nelle valutazioni finali di un campionato lungo e difficile come quello della serie D bisogna tener conto dei vari fattori che condizionano una stagione e poi tirare una linea. In questi giorni stiamo analizzando tutti i dati e sicuramente ci diranno dove intervenire per migliorare. Per quanto concerne l’obiettivo siamo sicuramente soddisfatti per averlo raggiunto con anticipo ma, allo stesso tempo, sono abituato a guardare sempre in alto per cui è corretto dire che, per come era iniziata la stagione, potevamo ottenere qualcosa in più ma nessuna recriminazione, anzi tanta voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.

Sono girate alcune voci sull’interessamento di diverse squadre per te e per Mister Seccardini. Il tuo futuro sarà ancora all’ Atletico?

Lo scorso anno la società ci ha blindato con un accordo fino al 2027. Un motivo di orgoglio per me che sono qui dal 2018 e che, grazie al supporto della famiglia Giordani che è stata la prima a crederci e a offrirmi la possibilità di lavorare nel calcio dei grandi, ho contribuito a far crescere. Al termine della stagione è normale che possano arrivare delle telefonate esplorative, come successo già in passato.

Colgo l’occasione per chiarire il tutto in quanto spesso girano voci e tanti alludono al fatto che siamo noi diretti interessati a metterle in giro. Vengo da sette stagioni di lavoro con la famiglia Giordani e, quando è capitato di ricevere anche un minimo interessamento sul mio conto, sono stati loro i primi a saperlo e la loro reazione è sempre stata di grande soddisfazione per due motivi: primo perché orgogliosi di avermi con loro e secondo perché sanno benissimo che il mio percorso di crescita è nelle loro mani e non potrei mai non essergli riconoscente. Mi hanno permesso di sbagliare senza farmelo pesare e mi hanno omaggiato quando abbiamo ottenuto risultati importanti. Non capitano spesso queste realtà e so che per arrivare dove voglio devo continuare a lavorare con questa grande famiglia.

Per quanto riguarda Seccardini, anche per lui è normale che sia sulla bocca di tanti perché giovane, ambizioso e con forti qualità tecniche. Una delle mie più grandi soddisfazioni è quella di averlo fatto conoscere in questa società ed aver puntato su di lui nel pieno scettiscismo esterno. Noi sapevamo a cosa andavamo incontro e oggi possiamo tranquillamente affermare di averci visto in maniera corretta. Rispettando la sua ambizione non vedo neanche lui lontano da questa realtà.

La società ha operato, soprattutto nel mercato di gennaio, portando giovani di prospettiva e con contratti pluriennali. Si ripartirà da loro?

Nel mercato invernale c’è stata una precisa scelta societaria. A differenza da quel che si dice e che sento spesso, l’Atletico Ascoli non ha scelto di operare per vincere il campionato ma ha optato per cogliere le occasioni di mercato in relazione a giocatori di prospettiva su cui lavorare e ripartire. Ne sono la dimostrazione concreta gli arrivi di Didio, Feltrin, Ascoli, Valentino che sono tutti profili giovani di cui tre under. Escludo da questa lista Coquin in quanto quella è stata un’operazione necessaria per sopperire alla cessione del nostro attaccante Ciabuschi. Abbiamo lavorato molto anche sulle uscite mandando a giocare ragazzi di nostra proprietà come Traini, Canullo e Mengani che hanno fatto nuove esperienze e saranno sicuramente rivalutati in ottica futura. È stato un mercato quasi alla pari per entrate ed uscite, ma che ci permetterà di avere in mano dei giovani interessanti che conoscono benissimo il nostro ambiente ed il nostro modo di lavorare.

Vi siete già seduti a tavolino per impostare la prossima stagione? Proverete ad alzare l’asticella?

Con la società ci sediamo costantemente e negli ultimi mesi ci siamo già riuniti molte volte per ragionare ed analizzare ogni particolare e capire dove intervenire per migliorarci. La scelta dello stadio Del Duca per il finale di stagione è stato uno degli argomenti principali come lo sarà quello del campo di allenamento e via dicendo. Abbiamo un mister e uno staff di primo livello e dovremo adoperarci per metterli nelle migliori condizioni possibili per svolgere il loro lavoro. L’asticella viene alzata ogni giorno perché chi si ferma è perduto. A partire dalla società, vogliamo costruire qualcosa di importante e per farlo è necessario puntare sempre in alto.

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