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La Asl provinciale dell’Aquila concederà una proroga, al momento non si sa di quanto tempo, per scongiurare il licenziamento di 150 precari del settore amministrativo, da ieri in ferie forzate, impiegati nelle cooperative che ieri hanno interrotto il servizio: il contratto con l’azienda sanitaria è scaduto e sono in corso le procedure per un nuovo bando. Lo ha deciso il tavolo tecnico convocato in tutta fretta, che si è svolto stamani all’Aquila a palazzo Silone, sede della Giunta regionale d’Abruzzo, alla presenza del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, del capo dipartimento Salute della Regione, Emanuela Grimaldi, del manager della Asl, Ferdinando Romano. Durante il summit, al di fuori del palazzo da stamani sit in di protesta alla presenza di un folto numero di precari. La difficile situazione, con i precari scesi in piazza, è stata causata dalle conseguenze del buco della sanità: a mettere a rischio i posti di lavoro è stato un provvedimento di blocco della proroga da parte del Dipartimento regionale Salute, una delle misure del piano per la copertura del deficit sanitario che ha imposto, tra l’altro, il blocco del rinnovo agli interinali delle quattro Asl abruzzesi. A palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, sono intervenuti per parlare con i lavoratori, per la maggioranza di centrodestra, il senatore di FdI Guido Liris, il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, il consigliere regionale della Lega Carla Mannetti, e per le opposizioni, il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci con la consigliera comunale ed ex parlamentare Stefania Pezzopane. Nessuno dei politici e amministratori ha preso parte al summit.