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Emergono nuovi dettagli sulla morte di Riccardo Zappone, il 30enne deceduto martedì a Pescara dopo l’intervento della polizia con il taser. Gli agenti erano stati chiamati per una rissa in una carrozzeria per la quale ci sono tre indagati. 

Riccardo sarebbe infatti stato "percosso con violenza, anche mediante uso di un bastone di legno, sino a subire ferite sanguinanti".

E’ quanto sostiene la Procura in relazione ai fatti avvenuti in un’officina del quartiere San Donato di Pescara. Per i tre indagati per la rissa - di 61, 55 e 37 anni - l’ipotesi di reato è lesioni volontarie aggravate dall’uso dell’arma e dal numero delle persone.

Si procede anche contro ignoti per omicidio colposo e morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, oltre che per droga. 

Intanto si attendono gli esiti dell’autopsia effettuata ieri per capire se appunto l’arresto cardiocircolatorio possa essere stata causato dalle percosse o dall’uso del taser.

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