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ANCONA – Una storia a lieto fine quella della piccola "Naira", nome di fantasia scelto dai medici per tutelare la privacy della paziente. La bambina, 4 anni, affetta da una rara doppia malformazione del midollo spinale chiamata diastematomielia, è tornata a camminare regolarmente grazie a un complesso intervento chirurgico multidisciplinare eseguito presso l’Ospedale Salesi di Ancona.
La patologia, che comprometteva la stabilità e la funzionalità degli arti inferiori, le aveva provocato una grave scoliosi e continui problemi nell’equilibrio e nella gestione delle funzioni fisiologiche. Un quadro in continuo peggioramento che, senza un intervento, avrebbe potuto condurre a danni irreversibili.
L’operazione ha permesso di rimuovere uno sperone osseo che divideva in due il midollo spinale, liberando le strutture nervose da una trazione anomala. Il cosiddetto intervento di detethering ha previsto la sezione di un filamento che ancorava il midollo, ostacolando il normale sviluppo.
«Si trattava di un intervento ad altissimo rischio – spiegano i medici – che avrebbe potuto anche causare una paraplegia. Ma non intervenire avrebbe significato condannare la piccola a un futuro di disabilità crescente». Il delicato bilanciamento tra le strutture ossee e i tessuti molli del midollo ha richiesto un lavoro di squadra altamente specializzato.
Fondamentale è stato il contributo del team multidisciplinare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, con la Clinica Ortopedica dell’Adulto e Pediatrica, rappresentata dalla dottoressa Monia Martiniani e dal dottor Leonard Meco, in sinergia con la Divisione di Neurochirurgia pediatrica, con i dottori Roberto Trignani e Michele Luzi.
A 60 giorni dall’intervento, Naira ha ripreso a camminare senza perdere l’equilibrio, controlla le funzioni fisiologiche e ha potuto fare ritorno a casa. I genitori, inizialmente titubanti di fronte alla complessità dell’intervento, hanno scelto di affrontare il rischio, affidandosi al team medico. Una scelta che si è rivelata decisiva.
Il caso conferma ancora una volta l’eccellenza del Salesi di Ancona nel trattare patologie pediatriche complesse, grazie alla sinergia tra specializzazioni diverse e all’altissimo livello delle competenze cliniche. La piccola sarà seguita costantemente con controlli periodici, ma il peggio è alle spalle. E oggi, finalmente, può tornare a correre.