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ANCONA – È stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, con pena sospesa, il 19enne anconetano arrestato a febbraio per aver aggredito due infermieri in servizio al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. La sentenza è arrivata oggi dal giudice Carlo Cimini, con rito abbreviato.
Il giovane, difeso dall’avvocatessa Cinzia Molinaro, ha risarcito sia le vittime dell’aggressione sia l’Azienda Ospedaliera di Torrette, che ha già annunciato la devoluzione della somma a favore di un ente benefico.
I fatti risalgono alla notte del 18 febbraio, quando il ragazzo si era presentato al pronto soccorso pretendendo di vedere un amico minorenne ferito, coinvolto poco prima in un episodio ancora al vaglio della Squadra Mobile, legato a una presunta rapina avvenuta nel quartiere di Brecce Bianche.
Al diniego da parte del personale sanitario, il giovane aveva reagito con violenza: pugni e testate contro due infermieri, calci alla porta d’ingresso e infine un’aggressione anche nei confronti dei carabinieri intervenuti per riportare la calma. Tentò persino di fuggire, ma fu bloccato con l’uso del taser e arrestato con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
La condanna odierna rappresenta l’epilogo giudiziario dell’udienza di convalida dell’arresto in flagranza, celebrata con rito direttissimo. Le indagini sull’episodio di Brecce Bianche e sul contesto che ha portato il giovane al pronto soccorso restano ancora aperte.