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PESCARA - Il Comitato Strada Parco Bene Comune dovrà garantire 50mila euro al mese, tramite fideiussione bancaria, all’azienda di trasporto regionale abruzzese Tua per ogni mese di mancata circolazione dei bus elettrici sulla cosiddetta ’strada parco’ di Pescara, in attesa della definizione del contenzioso in atto. E’ quanto stabilito dal Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata oggi, al quale aveva fatto ricorso la stessa Tua dopo che il Tar Abruzzo, accogliendo la richiesta del Comitato che ravvisava mancanza di sicurezza sul tracciato stradale, aveva disposto la sospensiva in merito al passaggio dei bus. La garanzia andrebbe a coprire il mancato introito dei biglietti oltre a eventuali danni dall’inquinamento prodotto dai bus non elettrici che devono circolare in sostituzione della linea V1 ’La Verde’. I bus elettrici sulla ’strada parco’ erano entrati in servizio lo scorso 28 aprile, in modalità provvisoria. Un mese dopo, il 27 maggio, il Tar aveva accolto l’istanza di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di Giunta regionale per l’immissione in servizio dei mezzi, fissando l’udienza di merito per il 22 maggio 2026. Il ricorso, basato su mancati collaudi e questioni di sicurezza, era stato presentato dal comitato Strada parco bene comune, che da anni si batte per salvare il tracciato. Anche il Consiglio di Stato, a cui la Tua aveva richiesto un decreto presidenziale d’urgenza, aveva confermato quello stop, in attesa della camera di consiglio. Ora il nuovo pronunciamento, con cui il Consiglio di Stato conferma "la misura cautelare disposta in primo grado" subordinatamente alla prestazione, da parte del comitato, di "adeguata garanzia a tutela delle ragioni di danno della controparte". La questione delle sorti della cosiddetta ’Strada parco’, dove un tempo passava la ferrovia, fa discutere da tempo. I primi progetti relativi a un mezzo di trasporto pubblico su percorso dedicato risalgono alla fine degli anni ’80, quando la linea ferroviaria fu spostata su un nuovo tracciato. Nei primi anni 2000 il Cipe finanziò il progetto con 31 milioni di euro. Negli anni, però, quella strada, usata quotidianamente da ciclisti e pedoni, è diventata uno dei polmoni verdi della città. Proprio per questo nacque il comitato Strada parco bene comune, che da anni si batte per far sì che il tracciato che collega Montesilvano a Pescara resti a disposizione dei cittadini. 

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