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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Il vero e proprio terremoto politico che ha investito il Comune di San Benedetto dopo il Consiglio Comunale saltato di giovedì pomeriggio rischia di travolgere il pur debole equilibrio della maggioranza Spazzafumo. Il sindaco, dopo le parole rilasciate a Vera Tv di questa mattina (clicca qui) ha avuto modo di leggere le dichiarazioni di San Benedetto Viva (clicca qui) e poi ha preso la sua decisione e ha ritirato le deleghe da vicesindaco e da assessore ai Lavori Pubblici a Tonino Capriotti.
Dunque crisi politica conclamata e non schermaglia o conta o "messaggi di verifica", come poteva delinearsi dopo l’assenza di De Ascaniis e Mancaniello dal Consiglio Comunale: "Il ritiro della delega dell’assessore espressione di San Benedetto Viva era atto scontato - afferma Spazzafumo. Tuttavia al momento appare altrettanto scontato che il mal di pancia di San Benedetto Viva diventi un vero e proprio rigetto e dunque De Ascaniis e Mancaniello passeranno con la minoranza e di fatto non c’è più la maggioranza numerica che sostenga Spazzafumo in Consiglio Comunale.
Ma il sindaco non avrebbe compiuto l’atto di ritiro delle deleghe con il paracadute pronto di sostituti in Consiglio, coi nomi ipotetici di Luciana Barlocci e Simone De Vecchis, eletti in maggioranza ma poi fuoriusciti. De Vecchis nei mesi scorsi aveva rifiutato di rientrare come assessore, la Barlocci in queste ore ha tuonato contro il comportamento di San Benedetto Viva. Ma Spazzafumo smentisce contatti e anche Luciana Barlocci conferma: "Io vado avanti se mi è consentito, adesso ognuno si prenderà le proprie responsabilità - considera il sindaco, consapevole del rischio concreto, mai come ora di andare a casa. Ma ad originare il tutto c’è la contesa sulla Ciip, con la prima assemblea con il nuovo presidente, Marco Perosa, scelto da Spazzafumo contro le volontà del sindaco di Ascoli Fioravanti e di Fermo Calcinaro. Un successo politico che per paradosso rischia di travolgerlo.
"Il tempismo di questo attacco politico è perfetto - continua - Ma io da martedì se tutto salterà tornerò al mio lavoro a tempo pieno, non ho problemi". Ovviamente al centro della sua critica vi è il collega di Ascoli Marco Fioravanti. Sembra inoltre che sia nel centrodestra che nel centrosinistra si stiano in questo momento raccogliendo le firme per sfiduciare Spazzafumo attraverso la certificazione di un notaio, senza passare per la sfiducia in Consiglio Comunale, e dunque già entro lunedì si arrivi alla conta di pro e dei contro.
Senza un ripensamento degli ex consiglieri Barlocci e De Vecchis o un soccorso improvviso e inaspettato di qualche consigliere (Spazzafumo deve pur sempre riassegnare l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco), l’avventura terminerà.
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