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“Chi si candida in qualsiasi lista alle prossime elezioni comunali dovrà dimettersi dai ruoli di responsabilità svolti in diocesi, lasciando i rispettivi incarichi sia nel consiglio pastorale diocesano che nei consigli parrocchiali”. Il diktat, a sei mesi dalla tornata amministrativa, arriva dal vescovo Gianpiero Palmieri, preoccupato per il fatto che le chiese e le parrocchie possano diventare luoghi di campagna elettorale. Il presule ha riferito di aver preso tale decisione in occasione dell’incontro avuto con la stampa questa mattina in episcopio, organizzato come tradizione in concomitanza con la festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Monsignor Palmieri, anzi, ha anche lanciato un appello a tutti coloro che concorreranno alle elezioni comunali di giugno. “Ben venga che tanti ascolani decidano di buttarsi in politica – ha spiegato il vescovo -, ma è bene tenere in mente ciò che diceva Paolo VI, ovvero che ‘la politica è la più alta forma di carità’. Quindi, mi auguro che in questi mesi vengano rispettate le regole democratiche del gioco e che ogni candidato metta al primo posto il bene comune, la solidarietà, la sussidiarietà e la tutela dei diritti fondamentali di ogni persona. Sono principi che troppo spesso vengono messi da parte e dati per scontati. Ecco, mi auguro che il mondo della politica ascolana riesca a far suo questo messaggio”. Durante l’incontro, poi, monsignor Palmieri ha affrontato tanti altri argomenti. A cominciare dalla possibile fusione tra la diocesi di Ascoli e quella di San Benedetto. “Il 26 marzo il vescovo Bresciani compirà 75 anni e, come sempre avviene in questi casi, darà le dimissioni – ha rivelato Palmieri -. Poi, sinceramente, non so cosa accadrà. Lo sanno soltanto Dio e il Papa. La scelta che verrà presa nascerà da tante variabili. Personalmente, però, ritengo non sia giusto parlare di fusione, ma di due diocesi che resteranno separate pur essendo guidate dallo stesso vescovo. Ad oggi non so ancora dire se mi verrà affidato tale incarico ma sono favorevole a qualsiasi forma di collaborazione tra queste due realtà, come avvenuto anche per alcuni progetti che abbiamo portato avanti in sinergia. Credo che nel futuro sia indispensabile seguire la strada della collaborazione”. 

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