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PESCARA - La Asl di Pescara intensifica la sorveglianza e le misure di contenimento della Blue Tongue, la febbre catarrale degli ovini, che sta interessando il centro Italia con un incremento dei casi. Ad oggi, in provincia di Pescara sono stati notificati 13 sospetti focolai, di cui tre già confermati con isolamento del sierotipo virale BTV8. Al momento, fa sapere l’azienda sanitaria, la sintomatologia rilevata negli ovini appare contenuta: si registra un tasso d’infezione del 10% e una mortalità attorno al 5%, con quadri clinici generalmente meno gravi rispetto ad altre regioni colpite in passato dallo stesso sierotipo. Si tratta di una malattia infettiva virale non contagiosa che colpisce i ruminanti, trasmessa da insetti vettori appartenenti al genere Culicoides. La patologia, in particolare tra gli ovini, può avere manifestazioni cliniche gravi con ripercussioni economiche significative per il comparto zootecnico. La Blue Tongue non è trasmissibile all’uomo e non compromette la sicurezza alimentare. Il Servizio di Sanità Animale della Asl di Pescara, diretto da Angelo Giammarino, è "in prima linea nel monitoraggio della situazione epidemiologica e nell’attuazione tempestiva delle misure di contenimento sui casi sospetti. L’attività - spiega la Asl - consiste nell’intervento immediato su ogni segnalazione di sospetto focolaio, con l’applicazione delle azioni necessarie per limitare la diffusione del virus". L’azienda sanitaria richiama l’attenzione sulla necessità, prevista dalla normativa vigente, "che allevatori e veterinari liberi professionisti segnalino tempestivamente ogni caso sospetto al Servizio Veterinario di Sanità Animale della Asl. I sintomi da monitorare includono febbre elevata, lesioni orali, edema del muso e del collo, cianosi della lingua e delle labbra, scolo nasale e orale, zoppie e difficoltà respiratorie". Parallelamente all’azione di vigilanza, la Asl ha avviato un piano di contenimento articolato: agli allevatori dei focolai è stato prescritto il trattamento obbligatorio degli animali con sostanze a effetto insettorepellente, e sono stati introdotti controlli sulle movimentazioni degli animali sensibili, che, pur non vietate, sono subordinate all’autorizzazione sanitaria.