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Una tranquilla giornata in montagna si è trasformata in tragedia per Nino Scipioni, 83 anni, imprenditore di spicco dell’Aquila e figura molto conosciuta nel mondo sportivo, già presidente dell’Aquila Rugby. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto nel pomeriggio di venerdì sul versante aquilano del Gran Sasso, in prossimità del sentiero che conduce al Pizzo Cefalone.
A fare la drammatica scoperta sono stati due escursionisti, insospettiti dalla presenza di una giacca abbandonata e da evidenti tracce di sangue poco distanti. Seguendo le tracce, i due hanno individuato il corpo a valle e allertato immediatamente il Numero Unico per le Emergenze 112. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso dell’Aquila e una squadra di terra del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo.
Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori, ogni tentativo di rianimare l’uomo si è rivelato vano: il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Le cause della morte restano al momento da chiarire: non è escluso un malore improvviso, ma si ipotizza anche una caduta accidentale. Saranno gli accertamenti medico-legali a stabilire con certezza la dinamica dell’accaduto. Dopo l’autorizzazione della magistratura, la salma è stata trasferita all’obitorio dell’Aquila.
Scipioni era conosciuto e stimato in tutta la città non solo per la sua attività imprenditoriale, ma anche per il suo impegno nel mondo dello sport e per l’amore profondo che nutriva per la montagna. Una passione che ha coltivato per tutta la vita e che proprio sul Gran Sasso, il massiccio che tanto amava, gli è stata fatale.
«Esprimo il mio cordoglio alla famiglia dell’amico Nino Scipioni – ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia – che ha perso la vita proprio nel luogo che tanto amava e spesso frequentava. L’Aquila perde senza dubbio uno dei personaggi più illustri dell’imprenditoria e dello sport».
Una comunità intera si stringe attorno ai familiari in queste ore di dolore, mentre resta il ricordo vivo di un uomo che ha lasciato un segno profondo nella sua città, tra affetti, impegno e passione per le vette.