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È stato un momento di intensa partecipazione e forte impatto simbolico quello che ha accompagnato l’inaugurazione ufficiale del Villaggio Montano del Club Alpino Italiano ad Amandola. Con una cerimonia solenne e sentita, il Comune ha scritto una pagina storica per la valorizzazione delle sue Terre Alte, diventando il primo Villaggio CAI degli Appennini e il primo in assoluto nelle Marche.



Un traguardo celebrato con emozione anche grazie alla presenza di Olimpia Leopardi, nipote del celebre poeta Giacomo, che ha idealmente legato i Monti Azzurri del cuore leopardiano ai luoghi della memoria e della natura. Un omaggio reso ancor più poetico dall’interpretazione dell’attrice Michela Paternesi dell’associazione teatrale Os Aridum, che ha declamato versi tratti dalle “Ricordanze” regalando suggestione e bellezza.

Culmine della giornata è stata la tradizionale transumanza verso il Rifugio Grascette di Campolungo, guidata dalla famiglia Di Mulo. Un centinaio di persone ha preso parte all’evento, che ha evocato l’identità più autentica della montagna attraverso un rito che unisce fatica, armonia e memoria. L’intera comunità, insieme a numerosi visitatori, ha potuto condividere un’esperienza capace di fondere passato e futuro, tradizione e sviluppo sostenibile.

«Questo Villaggio non è solo un luogo fisico, ma un centro di cultura, formazione e incontro con la montagna», ha spiegato il Presidente del CAI, sottolineando come la struttura sia pensata per accogliere, educare e coinvolgere. Tra gli spazi visitabili, percorsi sulla flora e fauna appenninica, pareti per l’arrampicata, esposizioni sulla storia dell’alpinismo e corner dedicati alla sostenibilità ambientale. Il pubblico ha seguito con interesse conferenze tenute da esperti sulla sicurezza in montagna, biodiversità e cambiamento climatico, affiancate da dimostrazioni pratiche e laboratori didattici.

Non è mancato il contributo delle associazioni locali: Gramigna, il Vespa Club, il circolo “Insieme Mani e Cuore”, lo staff dell’Ufficio Turistico e i tanti volontari che hanno dato vita a una vera e propria “Biblioteca Umana”, fatta di racconti e conoscenze tramandate.

La sezione CAI di Amandola, con i suoi soci, è stata ringraziata in modo particolare per il ruolo centrale svolto nell’organizzazione, dalla logistica alle escursioni guidate, fino all’allestimento degli spazi.

«Abbiamo lavorato come una vera squadra – ha dichiarato il sindaco di Amandola – e vederci tutti insieme all’opera è stato emozionante. Questa è la direzione giusta: raccontare e custodire il nostro territorio, con spirito di cordata, come insegna il CAI».

La visita del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, condotto dal primo cittadino ad ammirare il panorama mozzafiato che abbraccia Amandola e i Sibillini, ha suggellato un giorno destinato a restare nella memoria collettiva.

Il Villaggio Montano è ora aperto e operativo, pronto ad accogliere escursionisti, famiglie e appassionati della montagna offrendo un’esperienza immersiva, educativa e profondamente legata all’identità delle terre alte. Una nuova casa per chi ama camminare nel rispetto della natura e nel segno della comunità.

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