Condividi:

ANCONA - La procura di Ancona ha incaricato l’analista forense Luca Russo di studiare il contenuto di alcuni telefoni e dispositivi informatici sequestrati a Simone Gresti, l’unico indagato per sequestro di persona, spaccio e omicidio volontario dopo la sparizione di Andreea Rabciuc le cui ossa, presumibilmente appartenenti alla ragazza, sono state ritrovate in un casolare a un chilometro dalla roulotte dove ha passato la sera dell’11 marzo del 2022. La perizia irripetibile verrà svolta venerdì 2 febbraio.

Intanto in tribunale ad Ancona si sono presentati questa mattina anche la mamma di Andreea Giorgeta e il compagno insieme all’avvocato nominato solo pochi giorni fa. Il legale di Simone Gresti ha invece fatto istanza per entrare nuovamente il casolare dove sono stati ritrovati i resti ossei e per visionare un reperto in legno sequestrato dagli inquirenti nella cascina. Che possa essere questo, insieme alla sciarpa ritrovata sulla scena, gli elementi chiave per risolvere il giallo. Intanto serviranno ancora dei giorni per avere i risultati del dna e per dare un nome a quelle ossa anche se, purtroppo, non ci sarebbero dubbi sulla loro appartenenza alla 27enne romena.

Le ombre attorno al giallo di Andreea Rabciuc non sembrano volersi dissipare. E il mistero di come abbiano trovato la morte quelle ossa rinvenute nel casolare sulla Montecarottese continua in maniera inesorabile. Si sono svolti anche gli accertamenti diagnostici eseguiti all’ospedale di Torrette che avrebbero dato esito negativo, confermando i primi riscontri raccolti con l’autopsia: sui resti non ci sarebbero segni di traumi o lesioni. Le ossa sono state prima analizzate dalle lastre e poi dalla Tac.

Tutti gli articoli