Samb, Massi: “Stadio, se possiamo intervenire siamo qua. Prezzi bassi fino alla fine”
Foto US Sambenedettese
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’opera di Nespolo, lo stadio, il campionato. Vittorio Massi a tutto tondo stamattina, quando ha ritirato dalle mani dell’ex sindaco Paolo Perazzoli, il quadro del celebre artista piemontese. Sullo sfondo sempre il sogno di rivedere diecimila tifosi al Rivera delle Palme.

“Sono onorato di ricevere quest’opera. Verrà messa in sede e mi auguro ci porti tanta fortuna per la fine della stagione" ha detto, emozionato, il presidente della Sambenedettese. Vetta ritrovata (in coabitazione con il Campobasso), tempo due partite: le ultime, a distanza di 50 giorni. “È un campionato bello, fantastico. Sarà una grande lotta fino alla fine. Sembra un torneo di Serie C, ci stanno tutti mettendo grande entusiasmo. Noi faremo il nostro, la squadra si sta divertendo. Cercheremo di mantenere questa posizione il più possibile”.

“Giochiamo bene? Sì, anche grazie al prato del Riviera. Ci tenevamo a sistemarlo, perché sapevamo che la squadra potendosi esprimere al massimo ci avrebbe regalato soddisfazioni”. Alla società e ai tifosi. “Vorrei diecimila spettatori al Riviera. Intanto, abbiamo abbassato i prezzi di Est Mare e tribuna laterale (a 10 euro anziché 15, ndr): li terremo così fino alla fine della stagione. E non crediamo di far torto agli abbonati, che nel pacchetto hanno comunque 8 gare gratuite”.

Di nuovo sulla squadra. “Se è cambiato qualcosa nel girone di ritorno? Adesso ci conosciamo, siamo un gruppo. Magari è girata anche un po’ di fortuna. Di sicuro tutto l’ambiente ha capito che la società ha usato equilibrio nel prendere certe decisioni. A dicembre mi fermavano per strada e mi chiedevano di mandare via mister Lauro. È stato bravo anche il direttore sportivo De Angelis. Ora i risultati (10 punti nelle prime quattro gare del 2024, ndr) ci stanno dando ragione”.

Quindi, lo stadio. E i nuovi elementi emersi dall’ultima Commissione Urbanistica: il Riviera rientra nel comparto della vicina area Brancadoro. Ne consegue che qualsiasi modifica volumetrica dovrebbe rientrare in un piano particolareggiato. Senza una precisa volontà politica, insomma, per Massi sarà impossibile portare avanti il piano di riqualificazione, da tempo nel cassetto (l’avvicinamento del secondo anello al campo e la conversione del primo a uso commerciale-fieristico).

“Sullo stadio in un modo o nell’altro ci si deve mettere mano” dice il presidente rossoblù. “San Benedetto del Tronto deve crescere, lo merita la città che ha una potenzialità enormi, come questa zona. Chi amministra qualcosa farà. Se noi potremo intervenire sul Riviera, siamo qua, non siamo di passaggio. Non sapevo nulla del piano particolareggiato, nelle tante riunioni fatte non è mai venuto fuori. Sicuramente il Comune troverà le soluzioni. La Samb qui ci entra alla domenica, come ospite. Poi per me lo stadio e l’area Brancadoro andrebbero tenute separate” aggiunge con schiettezza Massi.

Ecco. Proprietario di quell’area è il main sponsor rossoblù Luigi Rapullino, con Sideralba. Anche per lui la questione variante sembra aver complicato il progetto San Park. “L’ho sentito, ben venga chi vuole intervenire e fa crescere la nostra città. Mi ha fatto l’in bocca al lupo per la partita”. Domenica, contro il Vastogirardi. Chiude così Massi: “Non bisogna mai sottovalutare le rivali. Lo abbiamo già visto, nessuno ti regala nulla”.

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