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SCOLI PICENO - "Affronteremo un avversario forte, strutturato, che ha mantenuto l’organico dello scorso anno e che si è ben consolidato. Sarà una partita molto difficile, battere il Sudtirol significherebbe superarlo in classifica. Sono molto forti fisicamente, duri da superare, credo sia la squadra più alta della B in termini di centimetri, è pericolosissima su palle inattive e nel gioco aereo. Poi Casiraghi sta facendo cose straordinarie, non dobbiamo lasciargli troppa libertà di movimento. Insomma, domani dovremo giocare bene le nostre carte". Così Fabrizio Castori alla vigilia di un match, quello di domani al Del Duca (alle 16.15), che vale tanto in termini di salvezza.
"L’Ascoli è stata completato in maniera adeguata" prosegue l’allenatore dell’Ascoli, "il direttore Giannitti è stato molto bravo, tutte le squadre sono ricorse al mercato e per questo dico che è un campionato difficile, ma anche noi ci siamo ben coperti per allargare il ventaglio delle soluzioni; mancano tre mesi alla fine del campionato e, se si verificassero degli infortuni, non ci sarebbe più tempo per recuperare i calciatori. Ora siamo coperti bene per affrontare il rush finale, inoltre la difesa è il reparto che rischia il maggior numero di ammonizioni, quindi meglio essere coperti, anche perché, da quando sono arrivato, abbiamo giocato sempre con tre difensori".
Sugli ultimi arrivati: "Mantovani è stato dall’inizio il nostro obiettivo di mercato, è un difensore che non ha bisogno di presentazioni, è completo, rapido, abile nel gioco aereo. Zedadka è un esterno di centrocampo, l’anno scorso era al Napoli, è un giocatore di gamba, abbina qualità e quantità. Duris è un attaccante che sono curioso di scoprire, finora l’ho visto su Wyscout, mi ha fatto una buona impressione, così come al Direttore e a chi fa scouting, me ne hanno parlato bene. Streng si sta inserendo bene, il tempo gioca a suo vantaggio, inizia ad amalgamarsi col gruppo, è qui ormai da circa tre settimane".
Sugli attestati di stima di Gagliolo e Mantovani, arrivati all’Ascoli proprio per ritrovare mister Castori: "Mi fa piacere, vuol dire che uno lavora prima sull’uomo e poi sul calciatore. Scegliere uomini veri ti aiuta a vincere le partite".
La chiusura è su Falzerano e Valzania: "Falzerano secondo me è un’ala, che sia a 3, 4 o 5 poco importa. Gli fa onore che in passato si sia adattato in più ruoli, ma io lo vedo centrocampista esterno, è in forma e spero che la mantenga più a lungo possibile. Valzania a Como ha disputato la sua terza partita; col Parma giocò 20’, col Bari un tempo e a Como quasi tutto il match, sta crescendo e migliorando, ha bisogno di giocare per prendere condizione" conclude Fabrizio Castori.