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ANCONA – Giornata di annunci e presenza istituzionale oggi all’auditorium Tamburi di Ancona, dove la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto tappa per presentare il piano di interventi governativi dedicati alla Regione Marche. Con lei il vicepremier Antonio Tajani, mentre il collega Matteo Salvini ha partecipato all’incontro in videocollegamento da Roma, dove – ha spiegato – era impegnato in vista dell’approvazione definitiva del progetto per il Ponte sullo Stretto.
A fare gli onori di casa il presidente della Regione Francesco Acquaroli, accompagnato dal prefetto Maurizio Valiante, dal vicesindaco di Ancona Giovanni Zinni e dal presidente della Provincia Daniele Carnevali.
Durante l’intervento, Meloni ha sottolineato l’attenzione dell’esecutivo per le esigenze del territorio marchigiano, in particolare per quanto riguarda la ricostruzione post-sisma, lo sviluppo infrastrutturale e le misure a sostegno delle imprese. Un incontro dall’alto valore politico che segna, di fatto, l’avvio di una fase di confronto più diretto tra governo centrale e territori in vista dei prossimi mesi.
Salvini, intervenuto in collegamento video, ha posto l’accento sulla progettualità del governo: «Il centrodestra vincerà nelle Marche non per via dell’inchiesta che riguarda Matteo Ricci, di cui ci interessa men che zero, ma perché abbiamo cambiato le Marche in questi cinque anni», ha affermato il leader della Lega. Ha poi augurato all’avversario politico di «dimostrare piena innocenza», sottolineando che la Lega non intende approfittare delle difficoltà altrui: «Noi non chiediamo voti per demeriti altrui, a differenza dei garantisti a targhe alterne».
Infine, il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che mercoledì sarà una «giornata storica», con l’approvazione del progetto definitivo per l’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto di Messina. «Se ne parla fin dai tempi dei romani. Ora ci siamo: sono le ultime firme e norme da completare. Ogni minuto è prezioso in ufficio».
Un evento, quello odierno, che si inserisce nel percorso tracciato dal governo per rafforzare la presenza dello Stato nei territori e sostenere lo sviluppo locale, in particolare in una regione considerata strategica per gli equilibri politici del Centro Italia.