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Il 10 agosto scorso aveva brindato con una coppa di champagne alla rinascita della Samb. Quella di Vittorio Massi. Sentiva che gli rimaneva poco da vivere. Ma i modi, da signore, hanno accompagnato fino all’ultimo Vincenzo Nucifora, per tutti Enzo. L’avvocato se ne è andato a 78 anni. A rendergli omaggio, in prima fila c’era proprio il presidente rossoblù. Insieme al dirigente Pierluigi Traini, che sopra la sua bara ha posato la maglia dell’amata Sambenedettese. Nella che lo ha adottato nel 1969, quando aveva lasciato la sua Messina. Nell’omelia, Don Patrizio Spina ha ricordato la forza d’animo di Vincenzo: “Anche la malattia hai vissuto con tenacia e voglia di vita. Attorniato dalla famiglia e dagli amici e dalle persone con le quali hai progettato cose entusiasmanti”. L’ultimo saluto è una sfilata di amici, addetti ai lavori, tifosi e colleghi di Vera TV. Con noi è stato opinionista per quasi un decennio.

Tra gli amici presenti alle esequie l’ex dirigente di calcio Aldo Fattore, l’allenatore Pasqualino Minuti, il direttore sportivo Gianni Rosati, l'ex calciatore Ettore Giannico, i tanti amici giornalisti, gli ex dirigenti rossoblù Nazzareno Torquati, Italo Schiavi e Nazzareno Marchionni e l’ex presidente dell’Ascoli Calcio Nazzareno Cappelli. Il ricordo finale è stato affidato al giudice Aldo Manfredi, che proprio l’estate passata gli aveva promesso il discorso pronunciato nella chiesa della Madonna della Marina:


"Caro Enzo, siamo stati legati a te da un sentimento di irrefrenabile simpatia. Ne ho ammirato il tratto, la signorilità, un signore del sud, di raffinata cultura, dall'eloquio forbito, dominava la scena in TV, citava filosofi greci e latina. Voi lo conoscete tutti come uomo di calcio, ma lui era soprattutto uomo di diritto. Il docente di diritto amministrativo lo volle come suo assistente. Ma poi arrivò il calcio. E perdemmo il giurista e conquistammo l’uomo di calcio. La promozione della Samb, gli anni successivi e noi ragazzi ce li porteremo sempre nel cuore. Ho perso il conto dei campionato vinti (8, ndr), i grandi successi, i giocatori scoperti (Schillaci, Zenga, Sansovini, Quagliarella, ndr) e poi una grande ingiustizia (la condanna per calcioscommesse, poi scagionato, ndr)”.


Di lui ho un ricordo bellissimo. Dell’estate scorsa. Era il 10 agosto 2023. Eravamo al Florian. Ricevemmo la notizia che la Samb (di Vittorio Massi, ndr) era ripartita. Brindammo con una coppa di champagne. Gli dissi che poteva essere ancora utile, ma lui mi rispose che gli rimaneva poco. Mi strappò la promessa che quando se ne sarebbe andato sarebbe toccato a me ricordarlo. E io oggi sono qui per mantenere la parola data. Ti saluto caro Enzo, non so quando ma ci rivedremo e ci faremo un altro prosecco”.


Quel che calcio che lo ha sottratto alla giurisprudenza. Una carriera infinita. Dalla sua Messina ad Avellino, da Pescara a Catania, da Chieti a Barletta, da Gualdo a Martina a Lanciano, l’ultima esperienza, brevissima. In mezzo la Samb. Sette anni in tutto. Nucifora lascia la moglie Rinolena, il figlio Amedeo, la nuora Anna e Patrizia. Se ne va un uomo di altri tempi. Un signore che sapeva sempre cosa dire e come dirlo. Ciao Enzo, mancherai a noi e al nostro pubblico. Mancheranno i tuoi commenti pepati e le tue sfuriate da studio. Perché avevi carisma e competenza. Esperienza e saggezza.

Buon viaggio avvocato. 

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