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Un tentativo di truffa ai danni di un’anziana è stato sventato ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Osimo, grazie alla prontezza della vittima e alla collaborazione del personale sanitario. A finire in manette due ventenni originari della Campania, colti in flagranza mentre cercavano di mettere a segno un raggiro ai danni di una 89enne del posto.
La dinamica segue il copione ormai tristemente noto delle truffe agli anziani: una telefonata da parte di un presunto maresciallo dei carabinieri, che riferisce di un grave incidente stradale provocato dal nipote della vittima. Per evitare conseguenze giudiziarie al familiare, la donna avrebbe dovuto consegnare subito denaro contante o gioielli. Ma qualcosa ha insospettito l’anziana: l’uomo al telefono le ha detto che il nipote si trovava al Pronto Soccorso di Osimo. La donna, preoccupata, si è recata immediatamente all’ospedale per accertarsi delle condizioni del ragazzo.
Arrivata in accettazione, ha raccontato l’episodio al personale sanitario che, intuendo la truffa, ha allertato i carabinieri. Nel frattempo, l’anziana aveva già preparato una borsa con 400 euro, due anelli con pietre preziose e una collana d’oro. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, già allertati da precedenti segnalazioni, hanno organizzato un appostamento nei pressi dell’abitazione della donna.
Poco dopo, è comparsa un’auto con a bordo i due giovani truffatori. I carabinieri sono intervenuti bloccando il veicolo e identificando i due occupanti. La perquisizione dell’auto e la ricostruzione dell’episodio hanno permesso di raccogliere elementi sufficienti per arrestare i due con l’accusa di tentata truffa aggravata.
Durante l’udienza per direttissima tenutasi questa mattina al Tribunale di Ancona, l’arresto è stato convalidato e per entrambi è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza.
«Prevenire e contrastare le truffe agli anziani è una delle nostre priorità», ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri, Colonnello Roberto Di Costanzo. «Conosciamo bene questi reati e stiamo rafforzando gli strumenti per agire tempestivamente, ma è fondamentale che le vittime, anche solo in caso di sospetto, si rivolgano subito ai carabinieri o contattino il 112».
L’invito resta sempre lo stesso: non fidarsi di richieste telefoniche sospette, non consegnare mai denaro a sconosciuti e avvisare sempre le forze dell’ordine.