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MACERATA – Continuano senza sosta le attività di prevenzione e contrasto dei reati da parte dei carabinieri della Stazione di Macerata, che nei giorni scorsi hanno denunciato tre persone per episodi distinti legati a truffa e danneggiamento aggravato.

In un primo caso, un uomo di 25 anni originario di Messina e una giovane di 20 anni residente nel Pescarese, entrambi incensurati, sono stati deferiti in stato di libertà con l’accusa di truffa. A far scattare le indagini è stata la denuncia di un 28enne della provincia, caduto vittima di una trappola online. Il giovane era stato adescato tramite un gruppo di messaggistica intitolato “Opportunità e Lavoro” e convinto a investire denaro in una piattaforma di trading online denominata “CFSS123.IT”.

Dopo un primo investimento di modeste entità, che era stato restituito con un lieve guadagno per generare fiducia, la vittima è stata persuasa ad aumentare i versamenti, allettata dalla promessa di profitti più elevati. In totale, l’uomo ha effettuato tre bonifici per un ammontare complessivo di 1.766 euro, ma una volta trasferiti i fondi non è riuscito a ottenere alcun guadagno. Anzi, ha ricevuto ulteriori pressioni a versare altro denaro con la scusa di dover “sbloccare” i presunti profitti.

Grazie al lavoro di tracciamento dei flussi bancari, i carabinieri sono riusciti a risalire ai titolari dei conti beneficiari, identificando nei due giovani i responsabili della frode. Gli accertamenti sono tuttora in corso per verificare se vi siano altri truffati o eventuali complici.

Nel secondo episodio, i militari hanno denunciato un operaio 56enne residente a Macerata, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di danneggiamento aggravato. L’uomo sarebbe il responsabile di un atto vandalico avvenuto nel mese di luglio ai danni dell’automobile di una donna residente in città. Il veicolo, regolarmente parcheggiato, è stato ritrovato con le calotte degli specchietti rigate e una gomma forata. Il danno complessivo è stato stimato in oltre 1.000 euro.

Determinanti, in questo caso, sono state le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona, che hanno permesso ai carabinieri di risalire all’identità del presunto autore e procedere con il deferimento all’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguono per fare piena luce su entrambi i casi e valutare eventuali responsabilità ulteriori.








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