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MERCATELLO SUL METAURO - Il via ai lavori per l’adeguamento della Galleria della Guinza, è solo il primo atto di un’operazione enorme, del valore di quasi 4 miliardi di euro, legata al completamento della Fano-Grosseto. Nel complesso, andranno realizzati 104 chilometri suddivisi in 11 lotti. Il commissario Straordinario Massimo Simonini fa il punto della situazione. Oltre al lotto della galleria Guinza, sono in esecuzione gli ultimi due lotti del tratto Siena-Grosseto: per i lotti restanti è in corso o ultimata la progettazione definitiva. "Tutti gli altri lotti si trovano in uno stato di progettazione abbastanza avanzato, sono tutti progetti definitivi - spiega Simonini - Tra il 2024 e il 2025 verranno completati i progetti esecutivi degli altri dieci interventi e pertanto avremo una progettazione esecutiva completa di tutti gli interventi. E a quel punto saranno tutti cantierabili". Quando vedremo passare la prima auto dentro la Guinza? "Tra due anni e mezzo - risponde Simonini - ma la Guinza è solo il primo lavoro, deve essere agganciata a tutti gli altri affinchè ci possa essere un flusso costante di vetture, affinchè possa avere i benefici che questa infrastruttura deve portare. Nel momento in cui saranno realizzati tutti gli altri lotti, avremo una fruizione completa dell’intervento». Non sono mancati i presidenti delle due Regioni, oltre alle Marche, coinvolte nell’operazione della Fano-Grosseto, Umbria e Toscana. «Sicuramente è una giornata molto importante - sottolinea Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria - quest’opera ferma da troppi anni riprende il via e questo ci consentirà collegamenti più veloci tra le Regioni dell’Italia centrale, fondamentali per il sistema Paese. Sono convinta dell’impostazione dell’Italia centrale, stiamo portando avanti un percorso importante, le infrastrutture significano collegamenti più veloci, sviluppo economico e tante altre cose. Questa è una trasversale che metterà in collegamento Tirreno e Adriatico, per la nostra Regione si tratta di un altro tassello importante in questa direzione. Stiamo lavorando bene come Presidenti delle regioni dell’Italia centrale, anche sui fronti delle altre infrastrutture, guardiamo con positività al futuro». Per Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, «l’Italia di mezzo doveva essere un’Italia divisa in tre, quella che emerge secondo la volontà di Napoleone III, quando si costituì il nostro Paese. Ma questa Italia unita pecca di un aspetto. I collegamenti, tra Tirreno e Adriatico, tra est e ovest non sono pari alle infrastrutture che vanno da nord a sud. Questo penalizza le regioni del Centro, che hanno un sistema economico e sociale tra Toscana, Umbria e Marche molto omogeneo che deve essere collegato. Il messaggio di apertura della Guinza è il messaggio di un’Italia che da un mare all’altro vuol vedere collegamenti e infrastrutture all’altezza della modernità. Ognuna delle nostre regioni sta facendo e continuerà a fare la propria parte».
Thomas Delbianco