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CIVITANOVA – Momenti di paura nella notte tra lunedì e martedì scorsi per due operatori della Croce Rossa Italiana, impegnati in un intervento di emergenza tra Civitanova e Porto Potenza. Poco dopo le due, l’equipaggio della CRI di Porto Potenza era stato inviato per soccorrere un giovane in overdose. Mentre prestavano le prime cure, un conoscente del ragazzo li ha minacciati con una pistola.

Nonostante la tensione e il pericolo, i soccorritori sono riusciti a mantenere la calma, salvando la vita al giovane e riuscendo a evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. L’episodio, però, ha sollevato grande preoccupazione tra le istituzioni e il mondo del volontariato sanitario.

«La mia più sincera solidarietà all’equipaggio – ha dichiarato il presidente nazionale della Croce Rossa, Rosario Valastro – che ha saputo agire con professionalità e sangue freddo. Usare violenza contro chi è impegnato a salvare vite, oltre ad essere un gesto vile e ingiustificabile, mette in serio pericolo la possibilità di prestare assistenza a chi ne ha bisogno».

Valastro ha sottolineato come garantire la sicurezza dei soccorritori significhi garantire che l’assistenza sanitaria possa arrivare ovunque sia richiesta, senza ostacoli o rischi aggiuntivi. «Non possiamo permettere che simili episodi scoraggino o mettano in pericolo chi ogni giorno è in prima linea per la comunità» ha concluso.

L’accaduto è ora al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti e lavorano per individuare l’autore della minaccia armata. Sul territorio resta alta l’attenzione per tutelare chi opera nei servizi di emergenza.

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