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PORTO SANT’ELPIDIO - Dopo anni di attesa per la bonifica dell’ex Fim, partite questa mattina le indagini integrative sull’inquinamento della Cattedrale sul lungomare Faleria.

Nell’area dell’ex stabilimento di concimi erano presenti stamattina i rappresentanti del Comune, con il sindaco Massimiliano Ciarpella, il vice Andrea Balestrieri, il consigliere Giorgio Marcotulli, la proprietà, l’Università Politecnica delle Marche, l’Ecoelpidiense, la Soprintendenza per i beni architettonici e culturali delle Marche, l’Arpam, l’Ast di Fermo, il laboratorio di analisi Ecocontrol e l’impresa Papa, esecutrice dei sondaggi.


Dopo una breve riunione preliminare, si è concordato di dare avvio ai campionamenti approvati in sede di tavolo tecnico tenuto lo scorso novembre, secondo le indicazioni emerse in Conferenza dei servizi. Tra circa un mese si effettuerà la seconda fase delle indagini, con la sabbiatura sui campi di prova.


In contraddittorio con Arpam sono stati individuati tutti i punti prelievo dei materiali da analizzare all’interno ed all’esterno della struttura, ad un’altezza di 1,5 e 10 metri dal suolo. I campioni saranno consegnati e conservati, alla presenza dei tecnici Arpam, al laboratorio individuato per gli approfondimenti. Le operazioni proseguiranno nei giorni a seguire.


“I lavori sono stati avviati come previsto – commenta il sindaco Massimiliano Ciarpella – Una volta completate le indagini integrative, avremo un quadro aggiornato e dettagliato sui livelli di inquinamento della Cattedrale per poter riconvocare la Conferenza dei servizi e valutare le eventuali variazioni al progetto di bonifica”.

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