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Un forte boato e una nube nera in cielo come un fungo atomico: un suono e un’immagine impossibili da cancellare per i testimoni dello schianto tra due tornado dell’aeronautica militare avvenuto esattamente 11 anni fa nei cieli piceni, esattamente in territorio di Venarotta dove poi gli aerei in fiamme precipitarono causando la morte di quattro piloti.

Erano da poco passate le ore 16 del 19 agosto 2014. Tutto il paese si mobilitò, a cominciare dal sindaco Fabio Salvi, che in prima persona si mise a disposizione per la ricerca dei corpi di Mariangela Valentini, Piero Paolo Franzese, Giuseppe Palminteri e Alessandro Dotto e per accogliere i loro familiari distrutti dal dolore della notizia.

Oggi a 11 anni di distanza quel dolore si rinnova. Alle 17.30 è in programma la commemorazione a Gimigliano, nel piazzale antistante la chiesa, nel quale si trova proprio il monumento dedicato ai caduti. Dopo la messa ci sarà la resa degli onori ai caduti, intorno alle 18.30. Per ricordare, ancora una volta, i quattro giovani membri degli equipaggi morti durante un’esercitazione, di un pomeriggio d’estate.



Il processo si era chiuso senza colpevoli. Secondo le motivazioni del giudice Matteo Di Battista fu infatti soltanto un caso fortuito a provocare l’incidente tra i due mezzi militari. Sentenza che lo scorso primo dicembre, ha di fatto assolto gli ufficiali dell’Aeronautica militare Bruno Di Tora e Fabio Saccottelli dalle accuse di omicidio colposo e disastro aviatorio.

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