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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Sono trascorsi 58 anni dal misterioso affondamento del peschereccio sambenedettese Pinguino, che nella notte fra il 19 e il 20 febbraio del 1966 si inabissò al largo della Mauritania con tutti e 14 i membri dell’equipaggio. Di queste otto erano di San Benedetto ed uno di Grottammare.
Il comandante Alberto Mimì Palestini e i suoi 12 uomini salparono dal porto di Formia, nel sud del Lazio, il 19 gennaio del 1966. Un mese esatto dalla sua partenza dal Mediterraneo, il motopesca trovò la sua tragica sorte. I soccorsi sul punto del naufragio, coordinati sul momento dalla marina militare della Mauritania e del Marocco, non furono tempestivi e forse ciò ebbe un ruolo nel condannare alla morte in mare i superstiti. 

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