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SENIGALLIA – La protesta degli agricoltori ha fatto tappa anche a Senigallia, dove una cinquantina di trattori sono scesi in strada per protestare e fare sentire le loro ragioni.
In modo pacifico, ma destando grande attenzione, i trattori hanno attraversato il centro di Senigallia con bandiere e clacson per poi radunarsi a Villa Torlonia, da dove è stata annunciata la grande manifestazione di sabato 24, sempre a Senigallia, quando i mezzi agricoli giungeranno e sosteranno anche davanti la Rotonda a Mare.
Tutti insieme, senza bandiere di appartenenza a sindacati o partiti: solo il tricolore a sventolare per ribadire la centralità delle politiche agricole sia per il futuro delle imprese, sia per l’indotto nazionale legato al cibo e ai prodotti agricoli di qualità. Al centro delle proteste le normative europee, quella politica agricola comune (Pac) additata dagli agricoltori marchigiani come "totalmente sbagliata, ideologicamente ecologista e troppo rigida" verso le imprese agricole.
A controllare la situazione diverse pattuglie di Polizia, Carabinieri e vigili urbani. Sul posto anche il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti ed alcuni assessori che hanno incontrato gli agricoltori ed ascoltato le loro lamentele.
In tarda mattinata, a conferma dell’aspetto pacifico della protesta, alcuni agricoltori hanno cucinato carne alla griglia ed offerto il pranzo ai partecipanti.




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