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Una ballerina che ha subito violenze e coercizione in un night club è stata risarcita per i danni subiti. La donna, finita in ospedale con una prognosi di trenta giorni a causa delle botte ricevute dai gestori del locale, ha ottenuto un risarcimento di circa 7mila euro da parte del tribunale civile.
Dieci anni fa, la ballerina romena si trovava a lavorare in un locale notturno nel Teramano quando, a causa delle pressioni e delle minacce dei titolari, si è trovata costretta a prostituirsi. Da qui è partita l’inchiesta che ha portato alla condanna dei tre gestori del locale per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Il processo ha confermato che i tre imputati hanno inflitto lesioni personali alla donna, causandole un trauma cranico e ferite che hanno richiesto un lungo periodo di recupero. Nonostante le difficoltà nel sistema giudiziario, la vittima è riuscita a ottenere giustizia e un risarcimento per i danni subiti.
Dalle indagini è anche emerso che il titolare dell’attività costringeva 15 ragazze di sala e assunte come ballerine a prostituirsi per 50 euro a prestazione.
Un caso che evidenzia la necessità di contrastare il fenomeno dello sfruttamento e della violenza sulle lavoratrici del sesso nei locali notturni, garantendo loro protezione e supporto legale per denunciare gli abusi subiti.

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