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E’ originaria di Sulmona, Silvia Conti, la prima dirigente della polizia e in Toscana la prima donna ad aver comandato l’Ottavo Reparto Mobile: quasi 500 persone. Ed è sempre lei la dirigente rimossa dopo le manganellate di Pisa e Firenze tra agenti e manifestanti pro Palestina che hanno suscitato tanto clamore a livello nazionale, tanto da portare il presidente Mattarella a definire quell’autorevolezza contro dei ragazzi un fallimento.

Alla dirigente Conti verrà in seguito affidato un altro incarico e da settembre andrà in pensione."L’avvicendamento era già previsto e non ha collegamenti con quanto accaduto anche perché la dottoressa non aveva avuto alcun ruolo nei fatti oggetto di approfondimento” spiegano fonti della polizia.


Schiva, riservata e mai sotto i riflettori nei tre anni a Firenze si è sempre contraddistinta – a detta di alcuni suoi colleghi – per la dedizione totale al lavoro. Un curriculum di tutto rispetto, quello della Conti: entrata in polizia nel 1994, è laureata in Giurisprudenza.

Tra i suoi incarichi, nel 2000, quello alla Questura di Pescara dove ha ricoperto l’incarico di dirigente della Divisione anticrimine ed è stata responsabile del Gruppo operativo di sicurezza per le manifestazioni sportive. Ha anche prestato servizio alla Questura di Aosta.

È stata impiegata nell’ambito della Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale per la polizia e presso la Scuola allievi agenti di Vicenza.

Il precedente incarico della funzionaria era stato quello di dirigere la polizia stradale dell’Aquila. Silvia Conti è anche sorella del generale del Corpo Forestale, Guido, ritrovato senza vita il 17 novembre 2017 alle falde del monte Morrone in provincia dell’Aquila: la sua morte fu archiviata come suicidio. Un dramma indelebile per una donna che era legatissima al fratello.

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