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È stato tagliato il nastro per il nuovo sottopasso ciclopedonale di Colli del Tronto, nel comune di Ascoli Piceno, realizzato da Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane. Un importante progetto, atteso da oltre 7 anni, rappresenta un passo avanti significativo non solo per la mobilità locale ma anche per l’intera comunità.
Il sindaco di Colli del Tronto, Andrea Cardilli, ha commentato con soddisfazione: "Dopo oltre 7 anni di attesa e lavoro duro, nonostante le difficoltà causate prima dal terremoto e poi dalla pandemia, siamo finalmente riusciti a sbloccare un’opera incompiuta e far ripartire l’iter. Oggi riconsegniamo alla città la prima delle due opere previste: il sottopasso ciclopedonale." Cardilli ha anche sottolineato che sono in corso i lavori per il secondo sottopasso, che sarà ancora più ampio.
Il nuovo sottopasso è dotato di un moderno impianto di illuminazione a led, che garantisce una corretta visibilità anche nelle ore notturne, e di una vasca per la raccolta delle acque meteoriche, dimostrando un’attenzione particolare alla sicurezza e al comfort degli utenti.
L’intervento contribuirà notevolmente a migliorare la mobilità ciclopedonale e stradale nella zona, consentendo anche una connessione più agevole tra i diversi quartieri del comune. "Sono in corso i lavori della nuova pista ciclabile che collegherà il paese al lungofiume - ha aggiunto Cardilli - consentendo una mobilità sostenibile che porterà in bicicletta ad Ascoli e a San Benedetto del Tronto."
L’investimento complessivo per la realizzazione di entrambi i sottopassi ammonta a circa 4,6 milioni di euro, di cui 2,2 milioni a carico della Regione Marche e 2,4 milioni finanziati da Rete Ferroviaria Italiana.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, ha commentato l’importanza delle infrastrutture nel collegare mondi separati e nel favorire lo sviluppo economico della regione. "Le ferrovie hanno un ruolo principale in questo progetto di sviluppo sostenibile - ha dichiarato Baldelli - e la regione deve superare eventuali contrapposizioni tra province per unire i territori non solo su gomma ma anche attraverso le rotaie. Vogliamo unire Ascoli Piceno a Urbino e Carpegna, contribuendo così a una mobilità sempre più sostenibile e integrata."
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