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ASCOLI PICENO - Il silenzio social di Massimo Pulcinelli è emblematico. Zero parole per il patron dell’Ascoli prima della trasferta dei suoi a Genova, stasera (20.30) con la Sampdoria. Nonostante i quattro risultati utili consecutivi (tre senza prendere gol), il clima in casa bianconera resta pesante. Non tanto e non solo per il confronto (non organizzato) tra dirigenti e delegazione ultras della settimana passata. È che la squadra e mister Fabrizio Castori, dal quale ci si aspettava la sterzata che tarda ad arrivare, stasera a Marassi si giocano molto. Già, la panchina dell’Ascoli è tornata a scottare.
I risultati della rivali hanno messo ulteriore pressione addosso al Picchio, riscivolato in zona retrocessione diretta. Insomma, con la Sampdoria, sopra di 6 punti, lì dove ci si salva direttamente, serve un’impresa. Nello stadio dove in campionato l’Ascoli non vince dal febbraio 2006, anche se poi questa Samp, targata Andrea Pirlo, non esulta davanti al pubblico blucerchiato da inizio dicembre.
Di nuovo disponibile, ma in panchina, l’attaccante Nestorovski e il difensore Tavcar, quest’ultimo alla prima chiamata stagionale dopo il brutto incidente al ginocchio. Ancora fuori, invece, Masini, insieme ai lungodegenti Gagliolo, Bogdan e Kraja. Squalificati Viviano e Di Tacchio, infortunato Mendes. Castori dovrebbe insistere col 3-5-2, con Vasquez in porta (all’esordio dal primo minuto), il ballottaggio Bellusci-Vaisanen in difesa, Giovane a centrocampo e uno tra lo slovacco Duris e il finlandese Streng in attacco, al fianco di Rodriguez.
Nella Sampdoria 8 assenti (incluso Verre). Recuperati, però, Esposito e Borini.
E saranno 116 i tifosi dell’Ascoli stasera a Genova.