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SAN BENEDETTO - L’82% degli agenti di polizia locale presenti all’assemblea del primo marzo ha votato a favore dello stato di agitazione. È il responso della riunione avvenuta nei giorni scorsi e convocata dal Csa – Unico, Sindacato Autonomo Rappresentativo della Polizia Locale Italiana, rappresentata nelle Marche dal segretario Federico Coratella.


E’ stata invece rimandata l’assemblea sindacale che era stata indetta per ieri, giorno della tappa della Tirreno Adriatico.
“Questo – spiega il segretario regionale del sindacato Federico Coratella – in virtù della celere convocazione in Prefettura ad Ascoli, in data 14 marzo per il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto per legge e al fine di garantire serenità al tavolo di discussione tra le parti in prefettura la prossima settimana”.


Le problematiche evidenziate sono da tempo le stesse, come la gravosa carenza di organico: “Oltre venti unità in meno rispetto al passato – spiega Coratella -, fondi non adeguati e carenti per il vestiario, per la formazione, per i mezzi e le strumentazioni, trattamenti economici discriminanti con straordinari ed interventi notturni in reperibilità non liquidati, svolgimento di servizi notturni ed interventi potenzialmente pericolosi senza la dotazione di strumenti obbligatori per la difesa personale, il presidio illegittimo con un solo agente di Polizia Locale, non armato e in servizio notturno, al mercato ittico”.


Mancanze che vengono definite “gravi” nonostante le quali “la Polizia Locale è chiamata ogni giorno a garantire la Sicurezza Urbana, spesso in collaborazione o sostituzione delle altre forze di Polizia Nazionali, intervenendo quotidianamente su incidenti stradali, risse, accoltellamenti, controllo nomadi, degrado urbano, sgomberi, TSO e molto altro. Queste criticità sono state ultimamente contornate dalle affermazioni sprezzanti, nei confronti degli Operatori, espresse dai rappresentanti degli Organi Istituzionali comunali, nell’ultima Commissione Consiliare, in merito alla sicurezza e all’armamento della Polizia Locale, dove non è stata richiesta nemmeno la presenza del CSA, sindacato di riferimento, che in questi mesi ha sollevato le diverse problematiche che insistono nel Corpo di P.L”.
“Da questa Commissione si è appreso, come evidenziato su molte testate giornalistiche, in primo luogo una mancanza di coerenza nelle affermazioni, poiché per chiedere l’elevazione del Commissariato ad un livello superiore, la città presentava delle criticità nella sicurezza, ma per armare i propri poliziotti locali, al solo scopo di difesa personale come previsto dalla normativa, dette criticità scomparivano improvvisamente insieme a qualsiasi forma di criminalità. Nella stessa emergeva altresì anche una grave e generale non conoscenza, delle funzioni e dei compiti che Polizia Locale svolge quotidianamente, tale da sfociare in un vero e proprio insulto a tutta la categoria, con dichiarazioni deplorevoli e becere considerazioni anacronistiche, verso chi, consapevole dei propri doveri e dei rischi, indossa onorevolmente e quotidianamente una divisa di Polizia. Tutto ciò è inaccettabile e per tali motivazioni le donne e gli uomini della Polizia Locale rivendicano diritti, sicurezza e dignità”.

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