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ROMA - "Un altro suicidio in carcere. Un’altra sconfitta dello Stato di diritto. Questa volta a Teramo, dove un detenuto giovanissimo ha deciso di farla finita impiccandosi nella sua cella, nel giorno del suo compleanno - Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, da sempre sensibile a queste tematiche dopo la tragica morte del fratello Stefano, che aggiunge: “Siamo di fronte ad una strage infinita. Mi chiedo a quante altre tragedie ’annunciate’, perché di questo si tratta, dobbiamo assistere, prima che si intervenga sulle condizioni disumane degli istituti di pena. Ad oggi il senso di impotenza, è per me devastante. Recentemente ho visitato la Casa Circondariale di Castrogno, dove ho potuto constatare di persona una situazione che definire critica è solo un eufemismo: sovraffollamento, eccessivo uso di psicofarmaci, problemi legati alle visite specialistiche dell’Asl e ovviamente agenti in sottorganico".


"Un drammatico filo rosso unisce tutte le nostre carceri: le disumane condizioni di vita che riguardano tutti, detenuti e agenti, in perenne sotto organico. Una situazione che non si risolve con nuove fattispecie di reato, come fa questo governo o con continue strette securitarie, ma con un lavoro prima di tutto culturale. Bisogna far uscire dal regime di detenzione - spiega - chi è affetto da malattie psichiatriche, i tossicodipendenti, che dovrebbero essere seguiti in altre strutture più idonee e tutti coloro che sono in carcere per scontare i cosiddetti reati minori e che potrebbero usufruire delle misure alternative. Le carceri devono essere svuotate, non riempite. E’ ora che anche il Governo dei Patrioti se ne renda conto", conclude.

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