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Si è trattato di un suicidio. Lo rivela l’autopsia eseguita oggi su Patrick Guarnieri, il giovane di origini rom trovato senza vita mercoledì scorso nella cella del carcere di Castrogno, dove si trovava recluso da due giorni. L’anatomopatologo Giuseppe Sciarra avrebbe confermato l’ipotesi del gesto estremo, riscontrando evidenti segni di asfissia dovuti alle lenzuola usate per indursi alla morte. Intanto, la Procura di Teramo ha aperto un’inchiesta sulla morte del giovane detenuto che si è tolto la vita nel giorno del suo 20esimo compleanno, impiccandosi nel bagno della cella del carcere di Castrogno. Sequestrate le telecamere di videosorveglianza interne e la cartella clinica. Nel frattempo sono arrivate due denunce dei famigliari del ragazzo, una da parte del padre e una della zia. Entrambi sono convinti che le condizioni di salute del ragazzo non fossero compatibili con il regime carcerario. Un malore, probabilmente dovuto ad un attacco di ansia, lo aveva già colto nel giorno in cui doveva essere accompagnato in carcere. In quell’occasione, il 20enne – che pare fosse affetto da alcune patologie - era stato scortato dai Carabinieri in ospedale e successivamente dimesso. Due giorni dopo, la tragedia. Stando ad una prima ricostruzione, la mattina del 13 marzo il giovane si sarebbe rinchiuso in bagno decidendo di farla finita. Quando il compagno di cella se n’è accorto e ha lanciato l’allarme purtroppo era troppo tardi. Gli agenti della Polizia penitenziaria e poi gli operatori del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Ieri mattina, il deputato di Azione Giulio Cesare Sottanelli si è recato al Castrogno per un sopralluogo. Intanto, sul cortile esterno del carcere è comparso uno striscione nel quale si legge “Quale giustizia e legalità se non garantite la nostra incolumità?”. Attorno alla famiglia del 20enne si stringono anche le associazioni Sbarre di Zucchero e La Casa del Popolo. Quest’ultima ha annunciato un presidio domani in piazza Orsini, a Teramo, per chiedere che sul dramma del giovane detenuto venga fatta piena chiarezza.