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L’Abruzzo, dopo il Molise, è la seconda regione meno cara d’Italia per quanto riguarda l’inflazione a febbraio, con un dato pari al -0,2% ed un risparmio annuo di 43 euro. Sul podio anche Pescara, al terzo posto per quanto riguarda la spesa aggiuntiva (-156 euro, -0,7%). Lo rileva l’Unione Nazionale Consumatori, che ha stilato la top ten di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dei nuovi dati del paniere Istat. Solo due le regioni che fanno registrare il segno meno, cioè l’Abruzzo e il Molise. Oltre a Pescara, nella classifica compare anche Teramo, che si posiziona al 61/o posto tra le città più care d’Italia, con un dato pari a +0,2%, comunque più basso della media nazionale del +0,8%. In testa alla classifica nazionale vi sono Trentino Alto Adige (+1%, +284 euro), Veneto (+1,1%, +274 euro) e Lazio (+1,1%, +269 euro). A livello cittadino, al primo posto per rincari c’è Bolzano (+1,7%, +492 euro), seguita da Brindisi (+2,1%, +398 euro) e Napoli (+1,7%, +375 euro). Una bella notizia, dunque, per l’Abruzzo. Anche se, va detto, la speranza della popolazione è anche che tali dati possono restare costanti nel corso dell’anno. 

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