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Taglio del nastro per il nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Ete.  Un’opera molto attesa con i lavori che erano partiti nel 2018 quando il progetto fu presentato in un’assemblea pubblica, cofinanziato dalla Regione e dai due Comuni. Tante le vicissitudini burocratiche che ne hanno segnato il cammino, dalla pandemia al rincaro dei prezzi delle materie prime e alla crisi energetica, che hanno rallentato inevitabilmente i lavori. Oggi si è finalmente giunti al taglio del nastro. "Quest’opera - ha ricordato il presidente Acquaroli - è finanziata per tramite della Ciclovia Adriatica, un’infrastruttura strategica, strutturale che vuole dare a questa dorsale un importante strumento di crescita dal punto di vista turistico, ambientale e della mobilità sostenibile, che oggi è di prim’ordine. Siamo su un simbolo del litorale, molto bello architettonicamente parlando. E’ anche un’attrazione dal punto di vista paesaggistico, un’opportunità enorme per un litorale che fino a ieri era collegato dalla Statale Adriatica, con tanti rischi per i ciclisti e per i pedoni. Un’infrastruttura importante anche per la sicurezza. Siamo l’unica regione declinata al plurale e questo ponte è il simbolo di due comunità che si incontrano in una continuità di una regione che non ha nulla da invidiare ad alcuno e che, quando collabora, diventa invincibile. La crescita di un territorio non può che passare da quella delle infrastrutture di cui tanto abbiamo bisogno. Viva le Marche". 

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