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ASCOLI PICENO – Domenica, al termine della partita, aveva replicato che la sua esultanza dopo il gol del 3-1 contro il Lecco non gli era sembrata fuori luogo. A distanza di due giorni il difensore dell’Ascoli Giuseppe Bellusci, che peraltro ha collezionato la 100esima presenza in maglia bianconera, ha cambiato idea: “Come sempre voglio metterci la faccia e quando c’è da chiedere SCUSA lo faccio. Questa è l’occasione: il gesto che ho fatto domenica, rivolgendomi indistintamente a tutto lo stadio dopo aver segnato, è stato eccessivo e plateale, specie se a farlo è un capitano” ha scritto su Instagram il giocatore.
“Voleva essere un messaggio a tutti coloro che aspettano che vada tutto male per potersi sfogare contro l’Ascoli. Voleva dire: siamo VIVI, la SALVEZZA è ancora in ballo, basta offese alla SQUADRA, a questo o quel giocatore, alle chiacchiere da social. Ho avuto l’occasione di spiegare nelle interviste dopo la partita cosa intendevo, mi riferivo ovviamente ai meno coinvolti, tant’è che ho parlato di amore, passione, attaccamento” prosegue Bellusci.
“L’adrenalina del momento, la responsabilità che sento forte, la mia ascolanità, la mia devozione mi hanno portato a un gesto che non tutti hanno compreso. Certo non era riferito, come spiegato nel post gara, a chi macina chilometri per sostenerci, a chi non arriva a fine mese, ma al primo posto mette sempre l’Ascoli, a chi crede fino all’ultimo secondo dell’ultima partita che ci salveremo. Per questo, se qualcuno si è sentito offeso, chiedo SCUSA di cuore. Ma ribadisco che i bilanci si fanno alla fine e ora non è assolutamente il momento di emettere sentenze, sostenere a intermittenza o offendere al primo passaggio sbagliato. È ora di unirci tutti in un forte abbraccio da qui alla fine per poter esultare, INSIEME, ancora più forte!” conclude Bellusci.