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FERMO - È montato in sella nei giorni scorsi e da Massa Fermana, ma la sua mèta è la Mongolia, più precisamente Ulan Bator. Il 31enne Rudy Di Flavio si è lanciato in un’impresa epica "per il desiderio di conoscere popoli e confondersi con altre culture, con i più disparati usi e costumi".


Un’avventura vera e propria: il viaggio, stando alla road map, con centinaia di tappe, coprirebbe una distanza di circa 15mila chilometri e 180 soste. Di Flavio, stima la durata della sua pedalata in circa 6 mesi "ma potrebbero volercene anche 18".


Da casa fino a Brindisi, il traghetto fino in Grecia, a Meteora. Poi il passaggio in Turchia, ad Instabul e l’arrivo in Asia. Passaggio in Iran, a Teheran, poi il Turkmenistan e l’Uzbekistan con tappa a Samarcanda.
L’attraversamento del confine cinese e la risalita a Pamir highway in Kirghizistan. Poi la discesa in Cina e l’attraversamento fino alla Mongolia con arrivo a Ulan Bator.


Fino a dove pedalerà, però, non sembra interessare al giovane biker fermano: "Questo mio viaggio non è un insieme di chilometri o di tappe - spiega - non voglio che passi questo messaggio. Qui c’è il desiderio di conoscere”. 

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